Taranto: La carica di Giove, ‘Il campionato non è finito’

Il presidente: ‘Con 10 partite ancora da giocare, 4 punti non sono un’enormità. E con il calore dei nostri tifosi possiamo superare qualsiasi ostacolo’

TARANTO
Dante Sebastio
19.02.2019 14:13

- Presidente Giove, quello di Andria può essere considerato un punto guadagnato? 

“È un punto conquistato sul campo di una squadra tosta e in un ambiente sportivamente ostile, come accade spesso quando gioca il Taranto. Dopo otto vittorie consecutive, un pareggio ci può stare. In ogni caso, lo sapremo il 5 maggio se quello di domenica è un punto guadagnato, le somme si tirano sempre alla fine”.

- Al Taranto sembrano mancare due calci di rigore.

“Delle squadre di testa, dall’inizio della stagione il Taranto è sicuramente il più penalizzato. Credo che entrambi i falli commessi su Croce fossero da rigore, specie il primo. Evidentemente, in un ambiente così caldo, l’arbitro non se l’è sentita di fischiare, soprattutto se consideriamo che quello concesso all’Andria è stato abbastanza generoso. Si dice che al termine della stagione gli episodi contrari e a favore si compensino, lo spero”.

- Dopo otto vittorie di fila, il pari di Andria ha portato a quattro i punti di distacco dalla vetta: alcuni tifosi sono scoraggiati.

“Quattro punti non sono un’enormità. Oggi come oggi, il Picerno ha la possibilità di decidere il proprio destino: se vincerà le ultime dieci partite e andrà in C, ci congratuleremo con i nostri avversari. Per quanto ci riguarda, il campionato non è finito e questo Taranto ha dimostrato sul campo di non mollare mai. Io ci credo, così come la squadra: ripeto, le somme si tirano il 5 maggio...”.

- Cosa risponde a chi sostiene che il Taranto sia partito a luglio con una rosa non all’altezza?

“Chi lo sostiene non è mai venuto allo stadio o è in malafede. Il nostro è stato un girone d’andata eccezionale, anche se condizionato da numerose sviste arbitrali. Senza dimenticare i pali, le traverse, i salvataggi sulla linea e i miracoli dei portieri avversari. Basti pensare allo scontro diretto con il Picerno dello “Iacovone”: per 95 minuti abbiamo alle corde la capolista che non ha mai oltrepassato la sua metà campo. Abbiamo perso punti per episodi negativi, non perché la squadra non fosse all’altezza”.

- Supponiamo che il Picerno vinca il campionato, tenterebbe la via del ripescaggio per tornare in C?

“Non voglio sembrare presuntuoso, ma delle tre squadre che lottano per la promozione il Taranto è la migliore. E non lo dico soltanto io, lo sostengono anche numerosi addetti ai lavori. Se il 5 maggio non saremo primi, allora si vedrà. Ma a questa evenienza, oggi non voglio pensarci. Ci sono ancora dieci partite da giocare con 30 punti in palio: con l’aiuto e l’entusiasmo della nostra tifoseria siamo in grado di superare qualsiasi ostacolo...”

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