Andria-Taranto: Plasmati, ‘Sarà gara tattica ma emozionante'

Il doppio ex a Blunote: 'Dispiaciuto per come andò la finale d'andata con l'Ancona'

TARANTO
Alessio Petralla
13.02.2019 14:48

Ha lasciato un gran ricordo di se a Taranto il bomber Gianvito Plasmati che, in veste di doppio ex presenta il derby di domenica del “Degli Ulivi”: “Ho visto le immagini di Tarano-Savoia e il gol di Croce. Mi ha fatto piacere rivedere il pubblico dei vecchi tempi. E’ una bella cosa perché Taranto è una città che vive di calcio. Quest’anno sto seguendo poco la serie D perché ero più concentrato sulla serie C e sulle vicende del Matera squadra in cui militavo. Mancano undici partite e il Taranto ne deve vincere quante più possibili cercando di arrivare allo scontro diretto di Picerno al meglio. Conosco l’allenatore Panarelli e sono felicissimo per lui. E’ difficile essere profeti in patria”.

FIDELIS ANDRIA-TARANTO: “E’ un derby e conosco bene entrambe le piazze di cui ho un ottimo ricordo. Sò della rivalità che corre tra le due tifoserie ma spero che possa essere una bella giornata in cui vinca lo sport. E’ un match particolare in cui non si deve degenerare: bisogna stare attenti a non caricarla troppo e che resti una partita di calcio e non diventi altro. Sarà una gara ostica tra due difese che lavorano bene. E’ un derby che corre sul filo del rasoio: poi magari sarò smentito dal risultato che potrà essere più largo. Difficilmente si assisterà ad una bella gara: certi tipi di sfide generalmente sono bruttine ma emozionanti”.

TARANTO: “In riva allo Ionio ho vissuto sei mesi meravigliosi: giocare li mi ha permesso di arrivare in serie A. Quell’anno il Taranto era stato costruito benissimo anche se mancava una punta centrale. Con me si completò. Mi dispiace tanto per come andò la finale casalinga con l’Ancona: finì 0-0 ma io non stavo bene tanto che poi dopo il ritorno mi operai e Cutolo era squalificato. Al ritorno perdemmo 2-1: segnai proprio io e nel recupero Prosperi sfiorò il pareggio che ci avrebbe permesso di giocare i supplementari. Fu un periodo strano visto che l’ultima giornata d’andata la giocammo proprio ad Ancona in cui ci sarebbe bastato il pareggio per restare secondi: perdemmo nel finale”.

I GOL: “Ero appena arrivato a Taranto e con la Salernitana tutti mi aspettavano. Trovai un ambiente carico. Nel primo tempo, con la capolista, eravamo già sul 4-0 e firmai una doppietta. Li asfaltammo. Quell’anno potevamo arrivare primi se non fossero successe delle cose strane”.

ANDRIA: “Ho fatto parte dell’Andria BAT che fu una squadra totalmente rifondata. Partimmo da zero e la rosa fu costruita in una settimana. Venivo da una stagione nel Ragusa in cui ebbi degli alti e bassi. In terra barese feci e facemmo, anche a livello di squadra, benissimo tanto che fui tra i calciatori più pagati della storia dell’Andria nel passaggio al Catania. Dopo mi operai e tornai a metà agosto con i siciliani che mi cedettero in serie B a Crotone per poi ritornare in terra catanese dopo l’esperienza di Taranto”.

IL DERBY DI PLASMATI: “Ho giocato un derby tra Andria-Taranto che finì 0-1 grazie ad un gol di De Liguori. Indossavo la maglia biancoazzurra e sfiorai il gol colpendo la traversa con il pallone che cadde proprio sulla linea. All’epoca il Taranto era allenato da Papagni”.

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