Locorotondo-Martina, mister Trullo: 'Sia una festa di sport'

Michele Lillo
14.10.2016 18:43

Locorotondo e Martina si ritrovano in una categoria lontana dai loro blasoni e lo fanno a cinque anni di distanza dall’ultimo faccia a faccia risalente all’Eccellenza pugliese poi vinta dai biancoazzurri nello spareggio di Bitonto contro il Cerignola. Un derby in tono minore, un derby tra due città distanti sei chilometri, un derby anche per Roberto Trullo, allenatore del nuovo Locorotondo ma martinese doc. Un giovane allenatore abituato a lavorare nei settori giovanili e chiamato a guidare un progetto ‘a chilometro zero’ e di larghe prospettive: “Il progetto Locorotondo nasce qualche anno fa, ovvero quando tre società di Martina, Locorotondo e Cisternino si unirono unite per creare un settore giovanile maggiormente competitivo. Questo ha portato due anni fa alla creazione di una Juniores a Locorotondo, con la società Sud-Est, che ha vinto il suo campionato e oggi molti di quei ragazzi sono la colonna portante della squadra che affronta la Prima Categoria. Io che vengo dai settori giovanili credo fermamente che questi siano una risorsa e non una spesa ma molte società non la pensano così e vivono situazioni spiacevoli condite da indebitamenti e costi esorbitanti. Chi crede nei giovani ha risorse importanti e il Locorotondo ci crede a tal punto da avere anche una società giovane che ha deciso di riportare entusiasmo in città con risorse del territorio, creando un senso di appartenenza. La nostra squadra – sottolinea mister Trullo - è supportata non solo dalla città ma anche dall’amministrazione comunale che, credendo come noi al progetto, ci ha messo a disposizione due strutture di cui una verrà attrezzata con un manto in sintetico a giorni. Dovevamo partire dalla Seconda Categoria invece ci siamo ritrovati in Prima a preparazione iniziata. Da squadra giovane speriamo di poter affrontare al meglio questa avventura”. Seppure guidi il Locorotondo, Roberto Trullo non si esime dall’esprimersi sull’attuale situazione del Martina, rinato dalle ceneri della vecchia e controversa gestione e pronto a ripartire dai campionati dilettantistici: “Inutile dire che Martina merita altri palcoscenici e non c’entra nulla con questa categoria. Va fatto un plauso a questi ragazzi e giovani imprenditori che stanno ripartendo dal basso. Se si ritrovano in Prima Categoria è perché in passato ci sono stati palesi errori di gestione che hanno penalizzato una città intera. E’ anche un peccato – sottolinea l’allenatore rossoblu - che non vengano supportati dall’amministrazione cittadina, cosa che so seguendo, da martinese, le vicissitudini legate allo stadio che ritengo inverosimile. Il Martina deve giocare al ‘Tursi’ e non al Pergolo, perciò da martinese sono solidale alla società biancoazzurra e spero che per la prima squadra ma anche per le giovanili vengano messe a disposizione strutture idonee quanto prima. Sono comunque contento che il calcio sia ripartito perché sarebbe stato indecente non avere una squadra a Martina e sono convinto che otterranno risultati lavorando con lungimiranza e senza mirare a interessi personali”. Per ultimo uno sguardo alla gara di domenica prossima (ore 15.30) e alle emozioni, prevedibili, di un derby tra un martinese e la squadra della sua città: “Mi auguro che domenica sia una festa dello sport. Sarò emozionato perché affronterò da avversario la squadra della mia città, cosa abbastanza anomala ma stimolante. Spero che famiglie, bambini, tifosi affollino lo stadio di Locorotondo e che sia una festa. Al termine il campo dirà chi avrà ragione ma principalmente che si possa passare un pomeriggio di sano sport e di iniziative importanti quale quelle che sono in corso di organizzazione tra le due società”.  

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