Taranto tra sfortuna e recriminazioni, derby al Lecce

TARANTO
Gabriele Russano
27.11.2016 23:19

Il Taranto cede il passo alla capolista Lecce, che si impone di misura nell'atteso derby dello “Iacovone” (tornato in scena in campionato dopo 24 anni) grazie al gol realizzato in avvio di gara da Tsonev. I rossoblù recriminano, se si considera che oltre ad un secondo tempo discretamente generoso giocato dalla squadra di Prosperi, va evidenziato il gol non assegnato a Potenza, con il portiere ospite Gomis autore di un colossale infortunio. Una gara tutto sommato onesta quella giocata dai rossoblù, specie se si considera la caratura di un avversario sulla carta tecnicamente superiore, come dimostra anche la classifica opposta delle due squadre. Il rammarico, semmai, resta su alcune scelte operate dal tecnico ionico, come quella di sostituire Potenza (migliore tra i suoi) in un momento in cui il Taranto era impegnato alla ricerca del gol del pareggio che pure, qualora fosse arrivato, non sarebbe stato demeritato. Certo, la partita in cui ci si aspettava di tornare alla tanto attesa  vittoria campionato (manca da oltre due mesi) probabilmente non era questa, ma quanto meno la squadra ionica ha cercato di mostrarsi volenterosa al massimo delle proprie possibilità, considerando il momento estremamente delicato e che vede ora il Taranto in solitaria al penultimo posto in classifica, avanti di soli due punti sul fanalino di coda Catanzaro. Dalla prossima settimana e fino alla fine di febbraio il girone C scenderà in campo al sabato: il 3 dicembre, pertanto, il prossimo impegno vedrà gli ionici far visita al Monopoli. Palla al centro alle 14:30.

PRIMO TEMPO Le prime battute della partita sono caratterizzate dalle fasi di studio tra le due squadre. La prima nota di cronaca arriva dopo sette minuti, quando Stendardo atterra Dombuia quasi al limite dell'area ionica e viene ammonito dall'arbitro. Il Lecce prende confidenza con l'area ionica con il passare dei minuti e al decimo passa già in vantaggio con una sassata a giro da circa venti metri partita dai piedi di Tsonev: la conclusione sorprende l'estremo difensore rossoblù, che vede la sfera insaccarsi alla sua destra sotto l'incrocio dei pali. Il gol da maggiore spinta alla squadra di Padalino, che tre minuti più tardi sfiora il raddoppio con una conclusione dal limite dell'ex Caturano, servito da Lepore, bloccata in due tempi da Maurantonio. Il Taranto si affaccia per la prima volta nei pressi della porta leccese al diciannovesimo, ma il sinistro a giro dalla distanza di Bollino è sbilenco e termina abbondantemente oltre l'incrocio dei pali. Due minuti dopo la squadra salentina, sugli sviluppi del secondo corner a favore, si rende ancora pericolosa con un violento rasoterra dalla distanza di Arrigoni che chiama Maurantonio agli straordinari: il portiere di casa si distende e con un riflesso felino respinge la conclusione. A tre minuti dalla mezzora buona opportunità per il Taranto: la punizione di Potenza dalla tre quarti arriva fino a centro area, dove Magnaghi gira debolmente di testa chiamando alla presa a terra Gomis. Al minuto numero trentanove Tsonev pressa forte sulla difesa tarantina, spiazzandola con un tocco largo verso l'accorrente Mancosu, che si trova in area con lo specchio libero, ma conclude clamorosamente a lato. Dopo una manciata di secondi l'arbitro ammonisce un altro calciatore di casa: si tratta di De Giorgi, punito per un duro intervento su Caturano. Nell'unico minuto di recupero concesso dall'arbitro c'è la prima ammonizione per un calciatore leccese: si tratta del difensore Arrigoni, per un fallo commesso ai danni di Potenza.

SECONDO TEMPO La ripresa comincia a ritmi serrati e il Taranto in campo sembra trasformato nell'anima. Dopo qualche secondo dal calcio d'inizio Magnaghi riceve palla da Potenza al limite dell'area ospite, stoppa di petto e conclude al volo mandando di poco sopra la traversa. Al secondo azione incriminata con un gol non dato alla squadra di Fabio Prosperi: su una conclusione di Potenza il portiere del Lecce Gomis interviene in presa ma si lascia sfuggire la palla che supera la linea di porta un istante prima che lo stesso estremo difensore giallorosso la respinga. L'arbitro lascia proseguire il gioco tra le veementi proteste dei giocatori di casa, che invocano il gol. Passano un paio di minuti e sugli sviluppi di un calcio d'angolo è il turno di Bobb, che scaglia una botta da fuori area che spiazza Gomis ma trova la respinta in corner della retroguardia salentina. Ad un minuto dal quarto d'ora il tecnico del Lecce Padalino effettua la prima sostituzione della partita: l'ex Crotone Torromino rileva Doumbia. Al minuto numero ventidue rispone Prosperi: il suo primo cambio viene accolto dai mugugni del pubblico: va infatti fuori Potenza (tra i più attivi dei suoi), sostituito da Viola. Al ventiquattresimo ci prova Torromino con una botta dal limite che impegna Maurantonio, bravo a respingere con i pugni. Tre minuti più tardi arriva il secondo cambio nelle fila dei padroni di casa, con Lo Sicco dentro al posto di Sampietro. E proprio il nuovo entrato pochi secondi dopo va vicino al pareggio con una splendida concusione sotto l'incrocio dal limite su cui Gomis è superlativo, allungando in corner in volo d'angelo. Un minuto dopo la mezzora c'è il secondo avvicendamento per i leccesi, con Maimone che subentra a Tsonev. Al trentatreesimo ammonito il salentino Giosa per un brutto fallo su Viola. Al trentottesimo Bobb si coordina bene e scaglia un potente destro al volo dal limite che termina di poco a lato, alla sinistra di Gomis. Un minuto dopo il tecnico del Lecce Padalino gioca l'ultima carta e getta nella mischia Vinetot richiamando in panchina Mancosu. L'ultimo cambio del collega Prosperi, invece, arriva al quarantatreesimo con Balzano, difensore, dentro al posto di Magnaghi, attaccante. L'allenatore sposta per l'assalto finale Stendardo come centravanti. Nei quattro minuti di recupero da segnalare gli ultimi tentativi, vani, del Taranto: il più pericoloso è quello, al quarantaseiesimo, di Paolucci dalla distanza, con la palla che si spegne a lato di poco. Al triplice fischio finale è festa per il Lecce capolista, che saluta gli oltre settecento tifosi presenti in Curva Sud con il Taranto, dal lato opposto, che esce a testa bassa registrando l'ennesima amara sconfitta.

Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 15^ Giornata di Andata (Domenica 27/11/2016)
Taranto – Stadio “Erasmo Iacovone”
TARANTO-LECCE 0-1
Reti:
pt 10' Tsonev (LE)
TARANTO (4-2-3-1): Maurantonio; De Giorgi, Nigro, Stendardo, Pambianchi; Sampietro (27' st Lo Sicco), Bobb; Bollino, Paolucci, Potenza (22' st Viola); Magnaghi (43' st Balzano). A disp.: Pizzaleo, Balistreri, De Salve, Russo, Garcia, Langellotti, Pirrone, Ranieri. All.: Fabio Prosperi.
LECCE (4-3-3): Gomis; Ciancio, Drudi, Giosa, Contessa; Tsonev (31' st Maimone), Arrigoni, Mancosu (39' st Vinetot); Lepore, Caturano, Doumbia (14' st Torromino). A disp.: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Vutov, Pacilli, Freddi, Capristo, Fiordilino, Perzano. All.: Pasquale Padalino.
Arbitro: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno (Lorenzo Li Volsi di Firenze – Lorenzo Meozzi di Empoli)
Ammoniti: Stendardo (TA), De Giorgi (TA), Arrigoni (LE); Giosa (LE)
Espulsi: /
Corner: 5-10
Recupero: pt 1', st 4'
Note: Gara giocata alle ore 20:30; Spettatori circa 6200 (di cui circa 730 provenienti da Lecce).

 

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