Papagni: "Voglio uscire dal campo senza rimpianti"

TARANTO
Antonio Bargelloni
01.10.2016 18:37

Taranto-Catania non è una partita come le altre. Aldo Papagni lo sa, il suo ruolo gli impone di non caricare di eccessive tensioni la squadra, ma sa anche i tifosi si apsettano qualcosa di “diverso” domani allo Iacovone. Ed in conferenza stampa pre-partita lo ha fatto capire.

Seguo il Taranto con attenzione anche quando non lo alleno e so che i tifosi aspettano questa partita da quel fatidico 9 giugno 2002. C'è da dire che in panchina ho giocatori che all'epoca aveva solo due anni... Ai miei uomini in questi giorni ho detto solo che la nostra missione principale è salvare il patrimonio Lega Pro conquistato con grande sacrificio da questo club. Una missione che passa anche da questa partita. Mi rendo conto quanto sia importante per la tifoseria, molti tifosi sono rimasti “uccisi” da quella partita, ne ho incotnrati tanti per strada che aspettano la rivincita. Ma noi dobbiamo focalizzarci su altri aspetti: abbiamo un punto in più di loro sul campo (gli etnei mercoledì hanno cancellato il -7 pareggiando con il Fondi, il Taranto è a quota 8, ndr) e ciò significa che possiamo giocarci qualsiasi partita. E con la spinta del pubblico sarà tutto più facile”.

L'1-1 del Catania ha acceso ulteriormente un ambiente sempre focoso, la squadra paga lo scotto della penalità. “Sono sullo stesso piano di Foggia, Lecce, Matera, Juve Stabia e quindi in grado di vincere il girone. Ma non è facile affrontare un campionato a rincorrere ogni domenica, con un fardello pesante come il -7. Nel calcio gli esempi di grandi rimonte sono rarissimi, quello che ha fatto la Juventus lo scorso anno ha sorpreso tutti. Per il discorso primo posto sono ormai fuori gioco, punteranno al migliore piazzamento per i playoff. Non so quale sia il loro stato d'animo, non è un mio problema, io penso solo al Taranto”.

NIENTE ATTENDISMO. Rigoli farà scendere in campo comunque una squadra votata all'attacco, ma stavolta Papagni non si limiterà alle ripartenze, giocoforza... Con quattro interpreti della retroguardia fuori causa, è improbabile puntare sulla nostra solidità difensiva. Noi nel possesso palla abbiamo fatto progressi in settimana, ce la giocheremo dando attenzione a tutte le fasi, compresa quella di transizione.

GARA APERTA. L'impegno infrasettimane potrebbe aver tolto energie al Catania, ma Papagni non si fida: “Non è un vantaggio per noi, squadre come questa hanno un organico molto profondo e  risorse suppletive anche psicologiche. Per questo prevedo una partita aperta ad ogni risultato”.

NOVITÀ. L'assetto sarà sempre il 3-5-2, Papagni potrebbe riproporre la soluzione-tampone di Foggia in difesa, oppure arretrare De Giorgi sulla linea dei centrali, con Balzano pronto a tornare in mediana sull'out destro. E lascia intendere cambiamenti in attacco, dove scalpita Viola: “In settimana abbiamo provato diverse soluzioni, opereremo in continuità rispetto a Foggia, ma non escludo  piccoli cambiamenti in assetto, anche a gara in corso. Viola? Dopo due settimane tribolate, finalmente ha disputato un intero ciclo di sedute senza intoppi, è probabile  un suo impiego dall'inizio. Sampietro? Ci sono diversi calciatori che per svariati motivi non si sono ancora espressi, parlo di Paolucci, Albanese, Russo. I margini di crescita ci sono”.

TIFOSI. La prevendita va forte nonostante il ritardo, a Papagni viene chiesto di lanciare un messaggio ai tifosi “Rispondo usando le loro stesse parole quando li ho incontrati per strada. Metteremo in campo grande impegno, anche per superare le eventuali difficoltà. Voglio una prestazione al termine della quale, qualunque sia il risultato, dovremo uscire dal campo senza nessun rimpianto”.

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