Compagnoni: "Sogno di commentare Samb e Taranto in A"

TARANTO
Vincenzo Corallo
22.10.2016 01:34

E' uno dei giornalisti sportivi più apprezzati nel panorama calcistico televisivo. Prima con TELE + e successivamente con Sky, Maurizio Compagnoni è uno dei telecronisti principali negli anticipi e posticipi della nostra serie A sul piccolo schermo. Come tutti gli sportivi italiani, anche Maurizio custodisce una fede calcistica ben definita. Nato a San Benedetto del Tronto il 3 marzo del 1963, il giornalista nutre una grandissima passione per la squadra della sua città, la Sambenedettese. La società marchigiana, al pari del Taranto, la scorsa estate è tornata tra i professionisti dopo diversi anni nell'inferno dei dilettanti. Nell’intervista, abbiamo provato a esaminare con l’esperto giornalista di Sky, i gironi A, B e C della Lega Pro, che mai come quest'anno annoverano società gloriose dal passato storico. 
- Ciao Maurizio, è un piacere ospitarti sulle nostre pagine, quelle di blunote.it. Per iniziare questa bella chiacchierata, ti chiedo un parere generale sull’attuale Lega Pro.
“Credo che mai come quest’anno la Lega Pro abbia un livello tecnico molto elevato, a differenza degli anni passati l’asticella si è alzata notevolmente. Sono convinto che all’interno dei tre gironi ci siano squadre che potrebbero tranquillamente ben figurare nel campionato cadetto”.

- Taranto e San Benedetto del Tronto sono due realtà molto simili, due splendide città di mare con un amore sviscerato per il calcio. Due tifoserie immense che hanno sofferto e fatto i conti con umiliazioni che hanno portato entrambe le società ai margini del calcio. Con la promozione della Samb e il ripescaggio del Taranto, le due tifoserie hanno potuto finalmente godere di una gioia. Considerando i numeri di queste due piazze che ogni domenica fanno registrare presenze allo stadio di importante rilevanza, quanto secondo te le stesse potrebbero incidere positivamente in categorie più importanti?
“Era assurdo che due piazze blasonate come Taranto e San Benedetto giocassero nei dilettanti. Per queste due realtà calcistiche parla la storia e la passione che le due città nutrono per il calcio. Mi sembra scontato che dopo aver ottenuto il ritorno tra i professionisti, entrambe le compagini debbano consolidarsi in Lega Pro, lavorando sodo e armandosi di molta pazienza. E’ evidente che per l’importanza del loro bacino d’utenza, sia Taranto che San Benedetto meriterebbero quantomeno la serie B". 

- In una Lega Pro piena zeppa di club importanti, analizzando i gironi A, B e C quali sono secondo te le pretendenti alla vittoria finale?
"Partendo dal girone A, aldilà di quello che dice la classifica, è chiaro che Alessandria e Cremonese siano le grandi favorite. Sono anni che entrambe le società investono tanti soldi puntando alla promozione. Sono estremamente convinto che almeno per una delle due, questo sia l’anno giusto per il salto di categoria. Occhio alla Viterbese che ha una società solida alle spalle, e all’Arezzo che fino a questo momento risulta essere la vera sorpresa del campionato. Nel girone B ci sono tante corazzate, è ovvio che Parma e Venezia abbiano qualcosa in più per il nome che rappresentano e per la campagna acquisti importante fatta in estate. Basti pensare all’attacco del Parma composto da Evacuo e Calaiò, non dico che con loro due è come avere Messi e Ronaldo in squadra, però è senza dubbio una coppia d’attacco da categoria superiore. Il Venezia ha allestito uno squadrone, addirittura uno tra Ferrari e Geijo è costretto ad accomodarsi in panchina, incredibile considerando il grande valore tecnico dei due attaccanti. Con Domizzi, Balzaneddu, Garofalo e Pederzoli, credo che i veneti abbiano una rosa completa in ogni reparto. Bassano Reggiana e Pordenone sono squadre molto ambiziose e con società importanti, sono sicuro che durante il campionato lotteranno per i vertici di classifica. Concludo l’analisi del girone B parlando della Samb: la società marchigiana è una neopromossa che fino a questo momento sta conducendo un campionato importante. Da tifoso rossoblù mi auguro che il club del patron Fedeli possa continuare questo trend positivo per tutta la stagione. Chiudiamo con il girone C dicendo che Lecce, Foggia e Juve Stabia hanno qualcosina in più delle altre. Il Foggia lo scorso anno ha sfiorato la promozione in B, mentre il Lecce sono diversi anni che tenta il salto di categoria investendo tantissimo in termini economici. Stesso discorso vale per la Juve Stabia, il club campano dispone di una rosa importante che potrà tranquillamente tenere testa alle due pugliesi”. 

- Soffermandoci sul girone C, quello che interessa di più la squadra ionica, tra Lecce, Messina, Foggia, Catania, Reggina, Cosenza, Catanzaro, Taranto, Matera, Juve Stabia, sei d’accordo anche tu sul fatto che sia quello con il coefficiente di difficoltà più elevato?
"Credo che i tre gironi abbiano un livello di difficoltà abbastanza elevato. Ovvio che il girone C annovera più società con una tradizione calcistica molto importante. Però nel calcio non sempre i nomi sono l’indice di difficoltà di un campionato. Il Messina, ad esempio, è una società importante che attualmente occupa i bassi fondi del girone C, mentre Bassano e Pordenone pur non essendo società con una tradizione calcistica paragonabile al Messina, lottano per i quartieri alti di classifica nel girone B. D’accordo sul fatto che il girone C sia abbastanza difficile, credo però che quello A e B non siano da meno”.

- Maurizio Compagnoni ha qualche sogno calcistico custodito nel cassetto? Se la risposta è affermativa ti chiedo di confidarceli nelle vesti di tifoso e di telecronista esperto e navigato. Possiamo lasciarci con il sogno che un domani Taranto e Samb possano incontrarsi in A ed essere omaggiate di una tua telecronaca? Nel salutarci ti chiedo di fare un saluto a tutti gli sportivi tarantini lettori di blunote. Grazie mille per la tua disponibilità e buon lavoro. 
“Commentare un Taranto-Samb in serie A sarebbe bellissimo. Mi accontenterei anche di ricommentarla in serie B a distanza di tantissimi anni. Ai tempi dell’emittenza televisiva locale, venni difatti allo Iavocone per seguire la Samb nel campionato cadetto. La partita terminò 1-1 con uno stadio strapieno e un atmosfera davvero molto calda. Ritornare a fare una telecronaca in uno stadio importante come lo Iavocone, sarebbe davvero entusiasmante. Taranto e Samb hanno due tifoserie fantastiche, l’amore che le lega alla maglia è qualcosa di unico. Se un domani i loro destini dovessero nuovamente incontrarsi, sarei estremamente contento che ne nascesse un gemellaggio. Concludo ribadendo che sia Taranto che Samb dovranno lavorare in maniera oculata senza fare scelte azzardate. Lavorando e programmando a lungo termine sono convinto che entrambe le piazze torneranno a competere in campionati più importanti. Faccio un saluto a tutti i tifosi del Taranto mandando loro un caloroso abbraccio”.

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