Alla memoria di un poliziotto la palestra della ‘Renato Moro’

Fu vittima di un incidente stradale nel 2002

CRONACA
28.05.2019 18:21

Intitolata la Palestra dell’I.C.S. Renato Moro all’Assistente Capo Giovanbattista Cremonesi. Nella mattinata di martedì 28 maggio, si è svolta la cerimonia di intitolazione della palestra del Plesso Leonida dell’Istituto Comprensivo Statale Renato Moro alla memoria dell’Assistente Capo della polizia di stato Giovanbattista Cremonesi, in servizio all’allora IX Reparto Mobile – Distaccamento di Taranto. Il 18 luglio 2002, a Caianello Telese, durante una scorta finalizzata ad eseguire un provvedimento di espulsione di cittadini non comunitari, il poliziotto fu vittima di un violento incidente stradale che ne causò la morte. Giivambattista Cremonesi è stato riconosciuto vittima del dovere. Oggil Poligono di tiro dell’attuale XV Reparto Mobile di Taranto è intitolato alla sua memoria ed è tappa ormai tradizionale delle visite che le scolaresche svolgono presso la Caserma D’Oria, come momento di riflessione sia sull’importanza dell’addestramento sia sulla necessità di ricordare i nostri caduti in servizio. A Giovanbattista  ad ottobre 2015 sono stati intitolati i Giardini di Viale Magna Grecia angolo Viale Virgilio, a dimostrazione dell’importanza civica e sociale del poliziotto. “Momenti come questo - dice il Questore - rappresentano la dimostrazione concreta e tangibile che la scuola ha una attenzione particolare nell’infondere nei giovani il senso di giustizia e di libertà. Sono profondamente onorato di rappresentare la Polizia di Stato in questa cerimonia di intitolazione della palestra scolastica ad un nostro caduto. Così, un luogo come la palestra, tradizionalmente dedicato ad un momento di condivisione e socialità nel quale si apprende l'importanza del rispetto delle regole, diventa occasione di riflessione sul sacrificio prestato per perseguire gli ideali di libertà e di democrazia. E la cerimonia acquista ancora più valore per la presenza di Tina Montinaro, vedova del capo scorta di Giovanni Falcone. La memoria va conservata e tenuta viva perché solo con il ricordo di chi ha dato la vita nell'adempimento del divere si può costruire un futuro migliore. Giovanbattista e Antonio sono simbolo di forza e di legalità per le nuove generazioni”.

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