Taranto: L’analisi, il fallimento del 433

TARANTO
20.08.2018 00:16

Fabio Oggiano

Un’amichevole storta ci può stare, due fanno scattare un campanello d’allarme. Se è vero che il Taranto ha affrontato compagni di categoria superiore, è altrettanto vero che gioco e idee latitano. A parte il solito dinamismo iniziale, dettato esclusivamente dalla velocità di Oggiano sulla destra, la squadra di Michele Cazzarò (a proposito, non rischia l’esonero) non è mai stata capace di impensierire seriamente le difese di Potenza e Virtus Francavilla: zero gol all’attivo, ben sei subiti. Uno score che non si addice a un gruppo che vuole lottare per vincere il prossimo campionato di Serie D.

IL MODULO Le sconfitte con Potenza e Virtus Francavilla certificano il fallimento del 433. È evidente che per le caratteristiche dei calciatori a disposizione di Cazzarò, questo non sia il modulo più adatto. Perché Marsili e Manzo sono molto simili e nessuno dei due ha le capacità di cucire il gioco. Oggi più che mai si avverte la mancanza di un calciatore come Galdean, ma visto che il rumeno ha firmato per il Matera non resta che provare nuove soluzioni. Una, per esempio, potrebbe essere il 4231: davanti a una difesa che deve imparare a essere più “cazzuta” (lisci come quello di Bova in occasione del terzo gol della Virtus non sono ammissibili nemmeno in amichevole per un calciatore con la sua esperienza), Marsili e Manzo andrebbero a fungere da diga lasciando ai trequartisti (Guadagno, D’Agostino e Oggiano) e all’attaccante (uno tra Favetta e Diakite) il compito di impostare la manovra. 

CORRETTIVI Il Taranto di metà agosto ha palesato più di qualche problema. In difesa servirebbe un difensore più giovane e dinamico, specie quando si affrontano squadre fische e abili nel pressing a tutto campo come la Virtus Francavilla. Sulla mediana ci siamo già espressi: se opti per il 433, è imprescindibile un elemento capace di dare qualità. E poi c’è l’attacco, che necessita di un elemento prolifico e di esperienza.

UNDER Siamo alle prime uscite, ma la sensazione è che gli under rossoblu giochino con il freno a mano tirato, come se fossero impauriti. Per carità, in Serie D non esistono fenomeni, ma calciatori di 17 e 18 anni dovrebbero essere più intraprendenti.

PERSONALITÀ Come con il Potenza, anche nell’amichevole con la Virtus il Taranto si è spento dopo essere passato in svantaggio. Bisogna tener conto della forza dell’avversario, di categoria superiore, ma la mancanza di reazione denota poca personalità. Un difetto da correggere in vista di un campionato difficilissimo come quello della D. Insomma, c’è veramente tanto da lavorare...

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