Catanzaro-Taranto: La sfida vista dal doppio ex Corona

TARANTO
Vincenzo Corallo
08.10.2016 10:30

E' uno degli attaccanti più longevi del calcio italiano, uno di quei bomber capace di caricarsi la squadra sulle spalle trascinandola al successo a suon di gol. A qualche ora dalla difficilissima sfida Catanzaro-Taranto, parla Giorgio Corona, doppio ex che ha vestito la maglia del Catanzaro dal 2003 al 2006 e quella del Taranto nella stagione 2009-2010.
- A Catanzaro hai avuto il privilegio di vincere un campionato di C1 portando i calabresi in serie B. Nell'esperienza di Taranto, invece, arrivasti con ambizioni importanti che alla fine non coincisero con i risultati conseguiti dalla squadra sul campo. Cosa ricordi delle due esperienze?
“Sono due piazze del sud importanti, con un pubblico molto caloroso ed esigente. A Catanzaro sono stato tre anni, ho vinto un campionato di C1 e ho fatto il mio esordio in Serie B. A Taranto partimmo con ambizioni importanti, fu una stagione abbastanza particolare e a causa di tantissime problematiche non sono riuscito a esprimermi al meglio. Fummo costretti a lottare fino alla fine per raggiungere la salvezza. Non essere riusciti a regalare la promozione alla piazza tarantina fu davvero un grande peccato”.
- In un campionato così importante come il Girone C della Lega Pro, qual è il tuo giudizio sul valore generale delle compagini che lo compongono?
"E’ un campionato molto difficile con tantissime società dal passato glorioso. Penso che le squadre attualmente in vetta abbiano qualcosa in più delle altre. Tra Lecce, Foggia, Matera e Juve Stabia, soltanto chi dimostrerà continuità potrà spuntarla e vincere il campionato. Per la salvezza vale lo stesso discorso, chi dimostrerà continuità di risultati negli scontri diretti potrà certamente dire la sua".
- Dopo 7 giornate di campionato la classifica va pian piano delineandosi, sia Taranto che Catanzaro sono partite con l'obiettivo di mantenere la categoria. Grazie al ripescaggio che ha consentito al Taranto di ritornare tra i professionisti dopo diversi anni nei dilettanti, che idea ti sei fatto sulla squadra ionica che ha collezionato finora 9 punti?
“Sono due squadre che arrivano a questa sfida in maniera diversa: il Catanzaro è partito male e ha cambiato allenatore, il Taranto invece sta dimostrando di poter dare filo da torcere alle “grandi”, prediligendo nel complesso una buonissima fase difensiva. Nel contesto penso sia una buona squadra che rispecchia a pieno i punti ottenuti finora. Sono convinto che la squadra non avrà alcun problema nel raggiungere una salvezza tranquilla. Credo che gli ionici si presenteranno in Calabria forti degli ottimi risultati conseguiti con squadre importanti come Cosenza, Catania e Matera, partite con il chiaro intento di recitare un ruolo da protagoniste nel campionato".
- Quella del Ceravolo è una sfida che metterà in palio punti pesanti in chiave salvezza: il Taranto è partito meglio del Catanzaro e vorrà dire la sua in terra calabrese. Da doppio ex, come finirà secondo Giorgio Corona Catanzaro-Taranto? 
"Questo tipo di partite sono difficili da pronosticare, si affrontano due squadre che hanno bisogno di punti, forse il Catanzaro ne ha più necessità per via della classifica deficitaria e delle difficoltà riscontrate dai calabresi nelle partite casalinghe. Mi aspetto una partita molto aperta con il Taranto che avrà a disposizione 2 risultati su 3. Per i rossoblù uscire con un punto dal Ceravolo sarebbe comunque un buon risultato, considerando l’importanza del match".
- Con 42 primavere raggiunte sei uno dei calciatori più esperti, dopo tantissimi anni giocati a grandi livelli, dove riesci a trovare le motivazioni per continuare a giocare a calcio?
“Momentaneamente ho deciso di smettere per dedicarmi pienamente a mio figlio, sono però in attesa di un progetto serio che mi consenta di rimettermi nuovamente in gioco. Il calcio è la mia vita e mi auguro di farne parte ancora a lungo".

 

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