Teatro: Angela Finocchiaro all’Orfeo con ‘Calendar Girls’

Cultura, musica e spettacolo
13.02.2018 11:28

Dopo lo straordinario successo delle prime due stagioni da record con 208 repliche in 80 città, tutte sold out, e con più di 145.000 spettatori, Calendar Girls torna per la terza stagione teatrale.Venerdì 16 febbraio lo spettacolo andrà in scena al Teatro Orfeo di Taranto, che colleziona un altro appuntamento imperdibile.

Calendar Girls è un testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall'omonimo film con la regia diNigel Cole (lo stesso di ‘L'erba' di Grace’ e ‘We want sex’), di cui lo stesso Firth è autore esceneggiatore. Il film, di cui erano  protagoniste Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett, èuscito in Italia nel 2004 diventando un film di culto, molto amato dal pubblico femminile. Nell'adattamento teatrale viene mantenuta l'impostazione corale, con un ruolo da protagonista definito, quello di Chris, interpretata da Hellen Mirrenn nella versione cinematografica e daAngela Finocchiaro in questa teatrale. 

LA STORIA La storia, ispirata ad un fatto realmente accaduto, è quella di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, membro del Women's Institute (nata nel 1915, oggi è la più grande organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito), che si impegna in una raccolta fondi destinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie). Chris, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l'idea di fare un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche del gruppo a posare nude. Con l'aiuto di un fotografo amatoriale realizzanocosì un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con unparticolare non convenzionale: posano senza vestiti. L'iniziativa riscuote un successo tale daportarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare le vendite del calendario alle stelle. L'improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova leprotagoniste. Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena.     

LE STAGIONI DELLA VITA – Note di regia Questo è il primo allestimento di Calendar Girls in Italia. La traduzione e l’adattamento deltesto originale sono stati affidati a Stefania Bertola, autrice che grazie alla sua ironia edacutezza ha portato a termine brillantemente un lavoro non semplice: superare le difficoltà chepone il passaggio dalla drammaturgia inglese alla sua versione italiana. Questione di tempi ecodici comici che non sempre coincidono. Lavoro ancor più indispensabile considerata l’eccellenza del cast che darà vita allo spettacolo, a partire da un’inedita Angela Finocchiaroimpegnata a dar corpo e voce ad una provocatoria ‘femmina alfa’ di provincia, seppellita in unmodesto negozio di fiorista, ma con smanie di protagonismo e slanci di generosità. Dopo lamorte a causa di una devastante leucemia del marito di Annie, sua amica da una vita, sarà lei adideare il calendario e a trascinare le amiche nel realizzarlo per raccogliere fondi. 

Annie, casalinga a tinte pastello che rinasce dopo la vedovanza, sarà interpretata da Laura Curino, affiancata da un gruppo di attrici estrose e ardite, le Girls: Ariella Reggio (Jessie),Carlina Torta (Ruth), Corinna Lo Castro (Celia) e Matilde Facheris (Cora), la musicista che farisuonare con il suo pianoforte e il suo canto le mura della sala parrocchiale di musiche di chiesavirate in rythm and blues e rock sfrenati. 

Completano il cast Elsa Bossi, direttrice bacchettona dell’associazione e Titino Carrara, a darvita al bellissimo personaggio di John, malato terminale che riesce sempre a scherzare su di sé ea sorridere fino alla fine, Stefano Annoni, il barelliere goffo che si trasforma in un fotografo digenio, e la smagliante Noemi Parroni impegnata virtuosisticamente con un poker di personaggi:la conferenziera noiosa, la nobildonna liftata, la giornalista col raffreddore allergico e l’estetistacon retrogusto di escort.

Le prime scelte su cui è stata basata la regia sono state quindi la lingua e i il cast, ingredientiindispensabili per mettere in scena questa commedia, che fa molto ridere ma la cui comicitàevolve da un fatto drammatico: la morte di John per una malattia terribile quale la leucemia. Credo che sia indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è una risata infaccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire. 

“Intendo a questo proposito – commenta Cristina Pezzoli – lavorare intensamente con gli attoriper approfondire le relazioni tra i personaggi, in particolare per il gruppo delle donnedell’associazione, in modo da favorire l’umorismo delle situazioni di cui il testo è ricco, puntandosulla leggerezza senza però rinunciare alla profondità dei temi che la storia contiene.”

“Ho cercato con Rinaldo Rinaldi, che firma le scene, e con Nanà Cecchi, che firma i costumi – prosegue la regista – di evidenziare la tavolozza delle stagioni che Tim Firth indica per cogliere e sottolineare la relazione tra le stagioni della natura e quelle della vita, non dando un’impostazionevisiva troppo realistica e creando un’alternanza tra la claustrofobia della sala parrocchiale dove sisvolge gran parte della storia e gli esterni  naturali colorati da autunno, inverno, primavera edestate.”

“Le musiche originali dello spettacolo hanno tre anime: quella legata alla musica da chiesaspesso presente come indicazione dell'autore che connota l'ambiente religioso dell'associazione,quella che parte dall'anima nera del rythm and blues e l'ultima legata alla sinfonia delle stagioni. Per un lavoro di così ampio respiro era necessaria la collaborazione di un musicista colto e popallo stesso tempo e l’abbiamo trovato in Riccardo Tesi organettista di fama internazionale ecompositore versatile.

Altra questione centrale che implica precise scelte di messinscena – e forse uno dei motivi del successo evergreen di Calendari Girls – è appunto la realizzazione del calendario. Il nudo didonne che non sono modelle da calendario Pirelli, ma donne con i corpi veri e imperfetti delledonne non 'photoshoppate’, è una delle scene più divertenti e più complesse da realizzare dellospettacolo. Donne che allegramente e serenamente, anche se con il contributo di qualche giro divodka, si spogliano per una buona causa, sì, ma anche per divertirsi, per riconoscersi ancorabelle e seducenti, anche al di fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza. Concoraggio e ironia le Girls si offrono allo sguardo della macchina fotografica e del pubblico per dirciche le stagioni della vita possono continuare a sorprendere.”

"Calendar Girls”

Venerdì 16 febbraio - Teatro Orfeo di Taranto

Ore: 21,00

Costo del biglietto

Euro 38 – Platea e Prima Galleria

Euro 34 – Seconda Galleria e Platea laterale

Euro 27 – Terza galleria

I ticket possono essere acquistati presso il botteghino del Teatro Orfeo, aperto tutti i giorni a partire dalle ore 18,00 oppure presso il Box Office in via Nitti a Taranto.

 

Basket carrozzina: Continua il momento nero dei Boys Taranto
Basket D/M: Santa Rita ko nello scontro diretto con Monopoli