Paradisi: ‘Investire sui settori giovanili per il futuro delle società’

Dopo l'esperienza di Matera, il tecnico è pronto per nuovi traguardi ambiziosi

Calcio Varie
Redazione
19.06.2019 08:53

“Bisogna puntare sui settori giovanili e costruire ragazzi, prima, e calciatori, poi. Questo è stato il mio credo e aspettiamo ora una possibilità per poter tornare in pista”. Così Alfredo Paradisi che, dopo l’esperienza maturata in quel di Matera, attende la chiamata giusta. Pochi giorni fa il ricordo per la semifinale scudetto conquistata col Martina Franca, poi la Juniores del Taranto e, infine, l’esperienza in terra lucana con un finale inatteso dal punto di vista societario.

“Se chiudo gli occhi ripenso alle emozioni che ogni campionato regala può anche scorrere una lacrima. Ci sono emozioni indimenticabili che lasciano il segno. Certo, col Martina siamo arrivati terzi in Italia esprimendo un gioco importante. Credo sia stata l’esperienza più forte. Non voglio dimenticare i playoff di seconda categoria con l’Andrisani, gli allievi regionali con Taranto e Diavoli Rossi e poi l’avventura con la Virtus Francavilla”.

Del Matera, nonostante il finale, Alfredo Paradisi vuol parlare poco. “Sicuramente è stato bello far il salto nel professionismo. Mi auguro che questa situazione che è accaduta ai lucani possa non presentarsi in futuro per altre piazze. Insomma una maggiore attenzione in tutte le categorie, professionistiche e non solo. Ma questo è un altro discorso. Tornado all’aspetto tecnico, ho conosciuto gente preparatissima come il mister Imbimbo che mi ha dato tanto oltre a farmi sentire parte integrante del progetto lasciandomi tanti spazi di lavoro. Comunque ho imparato tanto e lui merita altre categorie. Peccato come è terminata l’annata e la delusione di tantissima gente. Futuro? Le dinamiche del calcio cambiano di anno in anno, i parametri del mercato sono cambiati, serve gente seria lo ripetiamo da anni e speriamo sia la volta buona. Il mio futuro? Non ho preferenze, ascolterò i progetti che potranno esser proposti sia che si parli di settori giovanili o prime squadre.  Attendiamo”

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