Confartigianato: ‘Importanti novità per birrifici artigianali tarantini’

Dallo scorso 1° luglio beneficeranno della riduzione del 40% delle accise su ogni ettolitro prodotto.

CRONACA
Iv.
11.08.2019 00:36

Vittoria Ancona

Sono 9 i birrifici che producono birra artigianale in provincia di Taranto, un’attività che cresce con entusiasmo e tanta professionalità, con una importante novità: dallo scorso 1° luglio i birrifici artigianali beneficeranno della riduzione del 40% delle accise su ogni ettolitro prodotto.

La novità, riservata ai piccoli birrifici con produzione non superiore ai 10mila ettolitri, è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2019. Lo stesso provvedimento prevede anche che la birra venga tassata al momento della immissione al consumo, ovvero nel momento dell’uscita del prodotto dal magazzino per essere venduto. Novità fondamentale, questa, perché prima, al contrario, il prodotto veniva tassato direttamente nella fase di produzione del mosto, “a monte” della fase di fermentazione dalla quale sarebbe poi scaturita la birra, con un evidente anticipo della tassazione di molti “giorni” rispetto al momento della vera produzione e, soprattutto, tassando anche quella parte di prodotto che, alla fine del ciclo produttivo, veniva scartato.

“Questo risultato consentirà un ipotetico vantaggio a noi produttori di birra artigianale – commenta Vittoria Ancona, titolare del Birrificio artigianale Eclipse di San Giorgio Ionico, impresa dei “Mastri Birrai” di Confartigianato  – di poter aumentare la capacità produttiva e la  competitività nei confronti dei principali competitors europei, che già usufruiscono nei loro Paesi di un regime agevolato della tassazione ma si prevede anche l’installazione di strumenti di misurazione ulteriori rispetto a quelli già in opera che, di fatto, renderebbero nulla la riduzione e il nuovo regime e non apporterebbero miglioramenti e vantaggi nei controlli già esistenti. Finalmente il legislatore ha recepito la necessità di prevedere specifici interventi normativi per abbattere alcuni ostacoli, sia di natura fiscale sia burocratica ma ne ha anche inseriti altri: quantomeno si percepisce una sensibilità diversa nei confronti dei produttori di birra artigianale: tuttavia tanto si deve fare per migliorare la stabilità del comparto e noi siamo in prima linea per confrontarci con le Istituzioni a tutti i livelli”.

Secondo alcuni calcoli effettuati da Confartigianato, i birrifici potranno tagliare  di alcuni  centesimi di euro per ogni litro di birra prodotto, che le micro-realtà potranno utilizzare per l’acquisto di macchinari, oppure in ricerca, formazione e comunicazione e, per l’appunto, quantomeno per il breve periodo gli strumenti richiesti dalla nuova normativa.

IPA, blanche, stout, trappista ma anche IGA (Italian Grape Ale). Per ogni pasto, palato, umore ed esigenza c’è una birra diversa e, per appagare la propria sete, i birrifici artigianali tarantini  si sono messi all’opera. A dispetto del peso delle accise e della concorrenza dei grandi produttori internazionali, l’universo della birra anche nella nostra provincia, negli ultimi cinque anni, si è espanso a velocità crescente e, con esso, il numero delle aziende produttrici e degli addetti. I dati del settore in provincia di Taranto, su fonte UnionCamere-Infocamere, parlano di 9 imprese registrate come produttrici di birre artigianali, e sappiamo esserci molti gli appassionati che rimangono nell’ombra dell’amatorialità, in attesa di compiere il passo come impresa.

Un vero e proprio fenomeno culturale, un settore ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali, che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienziale.

“Per Confartigianato  – sottolinea il Segretario provinciale Fabio Paolillo – sarà possibile vincere la sfida del mercato se l’intero sistema locale: birrifici, altri produttori dell’alimentare, ristoratori, commercianti ma anche consumatori, riusciranno insieme a valorizzare la birra artigianale abbinandola alla grande varietà e qualità dei prodotti alimentari tarantini e questo è un impegno che come associazione stiamo perseguendo anche in Camera di Commercio.  Oggi, l’impresa birraria soffre la concorrenza delle produzioni industriali che, con ingenti investimenti di marketing provano a dare un ‘tocco’ di artigianalità a prodotti che artigianali non sono. Crediamo ci sia fortemente bisogno di un provvedimento che, lavorando in un’ottica di promozione coordinata e di incentivi allo sviluppo, tuteli e valorizzi i birrifici artigianali esistenti. Il fatto che si utilizzi il termine ‘artigianale’ dovrebbe portare il ragionamento sulla normativa che regolamenta il settore artigiano”.

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