Martina: Sergio De Tommaso, "Torno per una scelta di cuore"

Michele Lillo
27.09.2016 09:00

Un ritorno ‘a casa’, emozioni che non possono essere trattenute: “Le categorie non c’entrano, c’entra solo il cuore…”, un post sui social alle 22 di lunedì che spiega tante cose. Sergio De Tommaso ha appena trovato l’accordo con il Martina, in fondo sono passati pochi minuti per ritrovarsi, poche parole, come lui stesso sottolinea a Blunote: “Non c’era tanto da parlare, il nuovo progetto del Martina mi ha convinto sin da subito perché ci sono persone a capo che tengono realmente alla squadra e alla città. Sui motivi del mio ritorno posso solo dire che non contano le categorie ma solo il cuore. Bisogna tornare tutti insieme a fare ciò che abbiamo già fatto tempo fa: sacrifici, sudore e vittorie, restando insieme nel bene e nel male con la tifoseria, la società e i miei nuovi compagni che spero di poter aiutare quanto prima”. La caduta nell’oblio della società targata Tilia-Muschio-Petrosino non ha lasciato indifferente De Tommaso che, guardando indietro, ricorda tutti i passaggi della sua carriera in biancoazzurro, partita a vent’anni in Serie D (14 presenze nella stagione 1999/2000) e puntellata con il suo ritorno nel 2010 e le due promozioni di fila dall’Eccellenza alla Lega Pro: “Probabilmente la fine dell’esperienza in LegaPro è stata la cosa più triste che abbia vissuto quest’anno. Ricordo ancora perfettamente il primo giorno di allenamento in Eccellenza quando i tifosi, dopo 10 dalla mia prima esperienza, mi ricordarono una ingenuità commessa contro il Taranto. Allora gli promisi – continua De Tommaso – che ci sarebbe stata una svolta, che si sarebbero ricreduti su di me. Giorno dopo giorno mangiando fango ed erba sono riuscito con i miei compagni a mantenere la promessa in due stagioni splendide”. Una scalata che si fermò a un passo dalla riconferma: “Un accordo mancato mi portò a lasciare una città in festa che si raccolse in un unico abbraccio, tifosi che ricordano ancora le mie gesta così come io ricordo il loro apporto dentro e fuori dal campo. Ci facevano sentire come degli eroi mitologici…”. I bei ricordi si scontrano, però, con la dura realtà di una fine immeritata dalla città e consumata nel peggiore dei modi: “Tutto quello che si è fatto, poi, è stato sgretolato man mano. Una fine consumata in un mese e una ripartenza da una categoria che non lenisce la delusione ma che supportata da un progetto importante manda tutto il resto in secondo piano. Trovare tifosi che prendono le redini della società trasforma la delusione in speranza, un percorso fatto dalla città e da quegli appassionati che vogliono riportare la squadra lì dove merita”. E’ stata un’estate ricca di proposte per De Tommaso che attualmente si divide tra il campo e l’insegnamento: “Fino a quando il mio pensiero sarà fisso su un pallone non potrò dire di aver lasciato il calcio. Attualmente sono istruttore per l’ASD Diavoli Rossi e la collaborazione con una scuola calcio che ha più di 30 anni di storia non può che rendermi orgoglioso e volenteroso di insegnare tutto quello che ho imparato in 20 anni di carriera. Ho ricevuto tante proposte in estate ma nessuna che facesse al caso mio. Aspettavo la telefonata giusta, è arrivata quella del Martina. Ed è quella giusta!”. Per l’esordio si attende l’ufficializzazione dell’accordo e la miglior condizione fisica dell’avanti tarantino che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) già esordire nella gara di domenica prossima contro il Crispiano allo stadio ‘Pergolo’.

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