Taranto: La carica di Miale, ‘Non smetteremo di crederci’

TARANTO
Francesco Friuli
23.11.2017 02:50

La prossima, sarà una domenica diversa. I gruppi della Curva Nord hanno deciso di tornare sui gradoni dello stadio Erasmo Iacovone e Claudio Miale, capitano del Taranto ospite a 100 Sport Magazine, parte proprio da questa “novità”: “Sono contentissimo. In questi mesi non ci siamo mai espressi sulle problematiche tra società e tifosi, ma tanti compagni pensavano di poter giocare davanti a uno “Iacovone” diverso. Adesso servono i risultati perché vogliamo meritarci il credito dei nostri tifosi e spero di rivedere le belle immagini del passato, quando il calore della Curva Nord faceva la differenza”.

CLASSIFICA “Dopo una sconfitta come quella di Cava non sai mai dove finiscono i meriti degli avversari e dove cominciano i nostri demeriti. Nella sfortuna, possiamo dire di essere stati fortunati perché se il Potenza avesse vinto sarebbe stato difficile rimontare, anche se non impossibile. Certo, undici punti non sono pochi, ma continuiamo a crederci con forza perché la stagione è ancora lunga. Chiaramente, chi rincorre deve sbagliare il meno possibile. Per chiudere il 2017 ci sono quattro partite importanti, a cominciare da quella di domenica con il Gragnano: siamo chiamati a vincerle tutte per arrivare nelle migliori condizioni possibili al match casalingo con il Potenza”.

FATTORE CAMPO “Quella di domenica può trasformarsi un una giornata pro Taranto considerando che le prime quattro saranno impegnate in trasferta. Prima, però, dovremo vincere la nostra gara, dopo di che ci interesseremo ai risultati delle altre. Noi un piccolo passo falso l’abbiamo fatto domenica e, paradossalmente, non è stata una caduta rovinosa per il pari del Potenza”.

INTESA CON D’AIELLO “Tra noi si è creato un rapporto che va al di là del calcio. Con la Serie D, Rocco c'entra poco per questo essere in sintonia con lui in campo è facile. Ricordo l'episodio di qualche settimana fa: mi salvò dopo un passaggio sbagliato...”.

CARRIERA ROSSOBLU “Nel 1992, dopo un provino, cominciò la mia avventura nel settore giovanile, era l'ultimo anno in B. Tante pagine vissute negli anni Novanta, ma ho ancora nella mente il gol al Gladiator sotto la Curva Nord, il ricordo più bello. Il mio rammarico resta proprio il campionato di tre anni fa: avremmo meritato di vincerlo, ma troppe situazioni extra-calcistiche non ci hanno permesso di arrivare primi. Nonostante mi sia rifatto con il Bisceglie, ho ancora l’amaro in bocca. Il presente? Non voglio esprimermi, però vorrei chiudere il cerchio col passato...”.

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