Teatro: ‘Un borghese piccolo piccolo’ con un Dapporto nuovo

Cultura, musica e spettacolo
Redazione
19.11.2018 21:04

DI MARIA PASTORELLI “Spettacolo attualissimo nell’Italia di oggi: la rivediamo in un film con Alberto Sordi. Cosa ci dice a proposito”? Mah, i padri di famiglia ci si potranno riconoscere in questo personaggio che si vede crollare tutto un mondo addosso dopo la morte del figlio. Ogni sera, pero me, rivivere tutto questo mi da nuove emozioni. Immaginate che diversamente per me sarebbe terribilmente noioso. Finito lo spettacolo mi sento molto arricchito come uomo non solo come attore. “L’Italia del 2018 è cambiata secondo lei rispetto quella portata in scena”? Non è cambiato quasi nulla, è stata portata in scena l’Italia del 1975. L’Italia dei raccomandati, della truffa che è migliorata solo nella misura in cui è diventata molto più tecnica e più intelligente. I cialtroni non sono diminuiti ma si sono modernizzati, vanno al passo coi tempi. “Il capolavoro di Cerami ha, secondo lei, nella già citata trasposizione teatrale una qualche caratteristica originale, che lei riporta in scena, una volta annotata registicamente la vicinanza con il pubblico”? Tanta diversità rispetto al personaggio che recitava Alberto Sordi. Questo personaggio acquista le potenzialità di un assassino dentro, dai forti tratti di violenza e di volgarità che applica verso la moglie e, durante lo sviluppo della vicenda, si presenta l’occasione per esserlo. Lui diviene assassino che vendica la morte del figlio. “Ha lavorato anche con Vanzina nel suo unico thriller politico: racconti qualcosa di questo regista scomparso da pochissimo”? Assieme al fratello era un uomo molto in gamba, nell’ambito del cinema di tradizione. Il padre benché non molto conosciuto a fatto tutti film. Per quanto riguarda Enrico, era un uomo molto legato al lavoro ma piacevole perché sapeva anche come e quando distaccarsene. Molto rilassante, lui ci ascoltava, ti correggeva ti dava indicazioni, veniva a cena con te e cominciava a raccontarsi con molta ironia e altruisticamente ti chiedeva di raccontarti. “Chi avuto l’idea di portare a teatro Un borghese piccolo piccolo”? L’idea l’ha avuta Fabrizio Coniglio che è chi ha scritto la storia. Inutile dirvi che io vi ho messo tutte l’energia e la passione possibili. La ricerca di un personaggio e qualcosa di davvero serio: quando per la tv offerto interpretare Falcone, la prima cosa che stata compiere uno studio efferato è una ricerca urgente un personaggio veramente esistito, e ho Peppino mangiato di più per avere un aspetto più corpulento. A presto amici di Blunote e di Taranto e buona visione amici di Blunote!

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