Eccellenza: Penalizzazioni per Trani e Molfetta Sportiva

Fusione irregolare e conflitto d'interessi: squalifiche per l'intera famiglia Lanza

Eccellenza
05.04.2019 08:34

Mauro Lanza, presidente della Molfetta Sportiva

Tre punti di penalizzazione al Trani, da scontare nel campionato 2019/2020. Inoltre, 2 anni e 8 mesi di inibizione, da aggiungere a quella inflitta fino al 6 gennaio 2020, all' «amministratore di fatto» del Trani, Mauro Lanza (nella foto). Ed ancora, 1 anno e 4 mesi al presidente biancazzurro, Gian Maria Lanza. Cosi ilgiornaleditrani.it spiega i passaggi che hanno colpito il Trani, la Molfetta Sportiva e la famiglia Lanza, patron di due sodalizi nella stessa categoria.

Proseguendo, 5 punti di penalizzazione per la Molfetta Sportiva, da scontrarsi nella stagione 2019/2020. Inoltre, 1 anno e 4 mesi al suo presidente, Antonia Lanza.

Infine, inibizione per 6 mesi ai dirigenti Maurizio De Robertis e Gennaro Caputi, per 3 mesi ad Emanuele Santoruvo.

Queste le sanzioni che il Tribunale federale territoriale ha disposto oggi, con un'ordinanza non impugnabile firmata dalla presidente, Giancarlo De Peppo, a latere Ghiro e Contaldi, alla conclusione di un procedimento nei confronti di Mauro Lanza, proprietario della società Vigor Trani e Molfetta sportiva, Gianmaria Lanza presidente della Vigor Trani, Antonia Lanza, presidente della Molfetta sportiva, Emanuele Santoruvo, presidente dell'Unione sportiva Bitonto.

Nel fascicolo figurano anche Maurizio De Robertis e Gennaro Caputi, anche loro inclusi nel fascicolo federale. Tutti sono coinvolti, a vario titolo, per essere venuti meno all'obbligo di collaborare con gli organi della giustizia sportiva.

Il fatto giudiziario nasce il 15 gennaio 2019, quando il Tribunale federale territoriale disponeva la convocazione delle parti con riferimento «all'operazione di fusione per incorporazione tra le società Molfetta sportiva e Unione sportiva Bitonto, operata da Lanza il 21 giugno 2018 a titolo oneroso, acquistando il titolo sportivo del Bitonto ed eludendo, così il divieto di commerciabilità di quest'ultimo».

A Lanza, peraltro, viene contestato di «non avere alcun titolo per concludere tale operazione, in quanto non tesserato di alcune delle due società interessate, ma bensì il presidente di un'altra società, la Sporting Fulgor».

Inoltre, e soprattutto per quanto concerne il Trani, «per essere ad oggi legale rappresentante della Molfetta sportiva 1917, ma anche direttamente, o indirettamente, amministratore di fatto della Vigor Trani calcio. Entrambe le società non solo sono appartenenti alla Lega nazionale dilettanti, ma partecipano allo stesso campionato di Eccellenza da questa organizzato».

In merito a tali profili, Lanza ha reso in sede di audizione «dichiarazioni false e reticenti, smentite non solo da più soggetti ascoltati nel corso del procedimento, ma anche dagli atti documentali acquisiti al fascicolo di indagine».

I suoi figli ed i dirigenti succitati rispondono, a vario titolo, di comportamenti in violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità.

Alla luce degli accertamenti svolti, le parti hanno raggiunto con la Procura federale un'intesa ai fini dell'applicazione di sanzioni ridotte.

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