‘Falso Amore’, il teatro dice NO alla violenza di genere

Lo spettacolo nasce da un'idea di Giovanni Di Lonardo, ideatore e regista insieme a Laura Sammataro

Cultura, musica e spettacolo
05.04.2018 23:32

Lo spettacolo nasce da un'idea di Giovanni Di Lonardo, ideatore e regista insieme a Laura Sammataro di ‘Falso Amore’, a sua volta scaturita da un suo precedente lavoro di promozione dello sportello del Centro Anti Violenza di Manduria di qualche anno fa, in collaborazione con il Centro Anti Violenza di Taranto. Lo spettacolo, che vede protagonisti gli allievi del Laboratorio teatrale avanzato *Teatro? Sì, grazie!* di Martina Franca, nasce grazie anche al risultato del percorso di scrittura creativa proposto al gruppo ad ottobre 2017, spunto per la drammaturgia elaborata in un secondo momento da Giulia Mento, con la collaborazione di Giovanni e Laura: la storia di Melania e del suo “falso amore”.

Melania infatti vive una storia d’amore comune a tante donne; totalmente rapita dall’illusione di aver incontrato il suo principe azzurro, Marco, accelera i tempi ed inizia a vivere la sua favola personale. Purtroppo, la naturale ma determinante disattenzione ai vari segnali, che potrebbero aiutarla a comprendere quanto, invece, i comportamenti di Marco non siano né sani né adeguati alla realizzazione del suo sogno, le impedisce di realizzare, se non troppo tardi, di essere finita in incubo, costellato da violenze sia fisiche che psicologiche.

A nulla vale la presenza della madre, delle amiche e del suo contorno sociale, se non a peggiorare le cose, in quanto tutti totalmente sordi ed insensibili ai suoi richiami. Melania si trova così a subire una violenza che non ha più confini, investita da luoghi comuni discriminanti, mentalità abietta e retrograda, comportamenti vessatori e offensivi. Neanche le istituzioni preposte alla sua difesa ed al suo soccorso si adoperano per aiutarla, minimizzando l’accaduto ogni volta che tenta di denunciarlo.

L’incontro con le operatrici del Centro Anti Violenza rappresenta per Melania l’unico aiuto e l’unica via di scampo dall’inferno che vive.

Melania alla fine denuncia e cambia vita, sostenuta dall’intero palinsesto del Centro, che le offre così la possibilità di ricominciare a vivere. “Perché uscire dalla violenza si può!”.

FALSO AMORE è rivolto a tutti, a tutti noi, per non voltare la testa dall'altra parte, per scuoterci dalla paura di dare aiuto "perché è sempre meglio farsi gli affari propri", per ricordarci che il male si può sconfiggere solo se si difende il bene. Per comprendere che la connivenza è umanamente deprecabile. 

FALSO AMORE è CONTRO qualunque "attore" della violenza sulle donne: carnefici e complici, uomini e donne che siano.

NEL FOYER

Prima di entrare in sala e d’immergersi nella storia di Melania, lo spettatore è invitato a godersi una mostra fotografica, realizzata dal fotografo Sergio Canniello, intitolata "I NOSTRI NO ALLA VIOLENZA”. I ritratti dei protagonisti dello spettacolo e il loro personale pensiero sulla tematica affrontata. 

La mostra è arricchita dal poetico tappeto sonoro delle composizioni di Silvana Pasanisi, poetessa e scrittrice potentemente schierata nella lotta contro la violenza di genere, interpretate da Giovanni Di Lonardo e Laura Sammataro.

NOTE DI REGIA 

“Un tema che non è mai semplice affrontare. Abbiamo voluto sottolineare uno degli aspetti forse meno conosciuti di questa piaga culturale e sociale, ponendo oltretutto il focus sulla strategia risolutiva più efficace, per le donne che decidono di REAGIRE alla violenza psicologica e fisica ad opera degli uomini. 

Parlare di violenza è un dovere di tutti, perché il SILENZIO è spesso complice di dinamiche pericolose. È certamente importante lavorare sulla prevenzione, sin dall’età scolastica, affinché non proliferi la mentalità machista e sessista, troppo radicata nelle nostre società. Ma è pur vero che si può e si deve anche lavorare per sensibilizzare e far conoscere la realtà sommersa di questi meccanismi perversi. 

Noi ci affidiamo al potente mezzo che è il Teatro - luogo di confronto e riflessione attiva per eccellenza - portando all’attenzione del pubblico la nostra visione delle cose. 

Le venti persone sul palco hanno messo a disposizione della performance il proprio corpo, la voce, ma soprattutto la propria sensibilità ed emotività, per esporsi agli spettatori. Sì perché un ‘Attore’ non si esprime, si espone. E nonostante siano professionisti di altri settori, sul palco si trasformano in ‘Altro’ per raccontare una storia. E cos’altro è il Teatro se non l’occasione di comprendere l’Altro attraverso il Gioco del palcoscenico? Forse dovremmo tutti imparare cosa sia l’Empatia, quella meravigliosa capacità di fare nostri, i pensieri e i tormenti degli altri…probabilmente così potremmo abbandonare la falsa percezione che la piaga della violenza sia lontana dal nostro quotidiano.” 

CHI SIAMO

GIOVANNI DI LONARDO

Attore di origini tarantine, si diploma all’Accademia Teatrale dell’Istituto Teatrale Europeo di Roma nel 2004. Il suo percorso artistico, eterogeneo e variegato, tocca i grandi classici, la drammaturgia contemporanea e il teatro danza. 

Nell’estate 2017 lavora come protagonista nei 'Menecmi' di Plauto, diretto da Nicasio Anzelmo nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Segesta. È nell'onirica versione di ‘Romeo and Juliet’ con la regia e coreografia del grande Lindsay Kemp, a Verona.
Tre stagioni teatrali lo hanno visto impegnato nella fortunata commedia ‘Tre donne in cerca di guai’ in cui è stato il protagonista maschile accanto a Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery. È al fianco di Alessandro Benvenuti e le gemelle Kessler nel ‘Dr Jekyll e Mr Hyde’ di Giancarlo Sepe; di Erica Blanc ne ‘La notte del 16 gennaio’ diretto da Walter Palamenga, di Fabio Canino nello spassoso ‘Fiesta’. Come protagonista è diretto da Nicasio Anzelmo anche ne ‘La commedia degli errori’ e da Mariagiovanna Rosati Hansen ne ‘L’ultimo giorno di Caligola Imperatore’ una messa in scena di successo, che oltre a Roma è sul palco dei Rencontres du Jeune Théâtre Européen a Grenoble (Francia) e al Festival del Teatr Przedmiescie a Lancut (Polonia). Lavora con Enrico Frattaroli al Napoli Teatro Festival 2011 (‘Hybris’ sull’Edipo sofocleo totalmente in greco antico), Pino di Buduo del Teatro Potlach (‘Ventimila leghe sotto i mari’), Gianluca Enria (‘Chroma’ omaggio a Derek Jarman, anche al Fringe Festival di Stoccolma), ricci/forte (‘100% Furioso’). Lavora come speaker pubblicitario ed è la voce per audiolibri, anche dedicati ai non vedenti per il Centro Internazionale del Libro Parlato ‘A. Sernagiotto’ di Feltre. Conduce da anni diversi Laboratori Teatrali -individualmente e in collaborazione con altri professionisti- in cui si occupa di Recitazione, Espressione corporea, Dizione e lettura espressiva.

LAURA SAMMATARO

Studia recitazione, musica, canto lirico e danza sin dai primissimi anni di vita. Il Teatro e la recitazione specificamente sotto la guida di Piero Sammataro, indimenticato attore e regista teatrale italiano. Dal 1995 al 2005 si dedica continuativamente all’intrattenimento nel mondo del turismo, recita in molte commedie, musical, cabaret, conduce serate e cura la regia di alcuni spettacoli. Dal 2005 in poi si stabilisce in Puglia, a Fasano (BR), dove pur svolgendo ruoli manageriali nel mondo del turismo e della formazione, si dedica all’insegnamento della recitazione e dizione presso alcune Scuole di Musical e Danza. Conduce e presenta serate musicali e non, e svolge contemporaneamente l’attività di Trainer ed esperta di comunicazione empatica e di Counselor/Life Coach. 

Dal 2014 è vicepresidentessa dell’Accademia di canto “I colori della Voce” di Fasano, dove svolge il ruolo Acting Coach per cantanti. 

Nel 2017 si forma come teatroterapista presso l’I.T.E. (Istituto Teatrale Europeo) di Roma e insegna recitazione in seminari e intensivi. Contestualmente alla formazione come teatroterapista, ha ideato un metodo per fare teatro in modo diverso, con un obiettivo che vada oltre il "semplice" andare in scena, e che rappresenti un percorso divertente, arricchente, adattabile alle necessità di crescita interiore degli allievi. 

Chi frequenta i corsi di Motivazione Inconscia attraverso il Teatro Olistico (M.I.T.O.), si trova coinvolto in un viaggio meraviglioso e profondo, alla scoperta di se stesso e delle proprie risorse creative, al fine di motivare la nostra parte più profonda (il nostro inconscio) a "collaborare" il più possibile alla nostra realizzazione, come essere umani emotivamente soddisfatti.

CAST 

in ordine alfabetico

Antonella Annicchiarico - Patrizia Bodini - Valentina Brolli - Rossella Carbotti - Paola Catanzariti - Mariangela Drammissino - Onofrio Fortunato - Antonella Labriola Aurora Maggi - Marianna Mariano - Rosa Montepaone - Anna Pica - Viviana Rago - Salvatore Scatigna - Anna Carmela Tauro - Margherita Terrusi - Alessandro Torricella - Gabriele Zanini

 

Ideazione e Regia_Giovanni Di Lonardo e Laura Sammataro

Drammaturgia e aiuto regia_Giulia Mento

 

Foto promozionali e di scena_Sergio Canniello

Poesie_Silvana Pasanisi

Grafico locandina e Video promozionale_Francesco Adamo

*** TEATRO ***
Teatro Tatà - Via Grazia Deledda, Taranto

*** QUANDO ***
Domenica 8 Aprile 2018 

Mostra fotografica nel foyer dalle ore 18,30
Sala 19,45 / Sipario 20,00

*** BIGLIETTI ***
Per info e prenotazione OBBLIGATORIA chiamare il numero di telefono 366 30.59.761 ai seguenti orari: 10,00 - 13,00 e 16,00 - 19,00.

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