Cronaca: Ufficiale, Arcelor Mittal e Marcegaglia si sono aggiudicate l’Ilva

CRONACA
Redazione
05.06.2017 23:37

Arcelor Mittal e Marcegaglia si sono aggiudicate l’Ilva. E’ arrivata la firma del decreto da parte del ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, dopo una lunga giornata al Mise. Il Governo dunque autorizza i Commissari straordinari del Gruppo Ilva a procedere alla aggiudicazione dei complessi aziendali del gruppo ad Am Investco Italy S.r.l, il cui capitale sociale è di ArcelorMittal Italy Holding S.r.l. (51%), ArcelorMittal S.A. (34%) e Marcegaglia Carbon Steel S.p.A. (15%). Adesso si svolgerà una fase negoziale in esclusiva tra i Commissari straordinari e l’aggiudicatario, la AM Investco, finalizzata ad eventuali miglioramenti dell’offerta.
I punti principali di Arcelor Mittal e Marcegaglia riguardano il prezzo di acquisto: 1.800 milioni di euro per un canone di affitto annuo di 180 milioni di euro. Il Piano ambientale: da effettuarsi entro il 2023, con investimenti per 1.137 milioni di euro, di cui 301 milioni per la copertura dei parchi minerari, 196 milioni alle cokerie e 179 milioni al piano acque. Arcelor Marcegaglia propone inoltre tecnologie per una ulteriore riduzione dell’impatto ambientale.

Fronte occupazionale Il piano prevede un organico di 9.407 unità nel 2018, destinati a ridursi fino a 8.480 occupati costanti. Il costo del lavoro è indicato in 50mila euro nel 2018 e in 52mila euro a partire dal 2021. Oggi l’organico delle società ILVA è composto da 14.220 lavoratori ed il ricorso alla cig straordinaria riguarda complessivamente un massimo di 4.100 addetti.

Capitolo Produzione: il mantenimento della produzione a 6 milioni di tonnellate, in linea con l’attuale, fino al completamento del Piano ambientale, e il successivo ripristino dei volumi nel 2024 ai livelli antecedenti il sequestro, nei limiti dell’AIA vigente (8Milioni di tonnellate) mediante tre altoforni. Investimenti complessivi sono pari a 2.400 milioni di euro, di cui 1.250 milioni di investimenti tecnologici e 1.150 milioni ambientali.
La cordata si è detta inoltre disponibile a ridurre i tempi per la realizzazione degli investimenti ambientali con particolare riferimento alla copertura dei parchi, non modificare il piano industriale e i livelli occupazionali, anche a fronte di eventuali richieste di impegni di dismissione di asset o vincoli di produzione imposti dall’Antitrust europeo e a maggiori impegni sul piano occupazionale per circa 10.000 occupati nel gruppo ILVA. Le indicazioni del Ministro ai Commissari sui contenuti della fase negoziale. “i Commissari straordinari indirizzeranno prioritariamente l’attività sui seguenti obiettivi: miglioramento dell’offerta sotto il profilo della tutela occupazionale, accelerare le procedure di aggiudicazione e garantire gli adempimenti della cordata, realizzazione di un centro di ricerca a Taranto; individuare le tecnologie a minor impatto ambientale, anche valutando l’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica, riduzione dei tempi previsti per la copertura dei parchi primari. Tra i contenuti del programma dopo la cessione aziendale, anche attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola, per la durata di 3 anni, con 30 milioni di euro a disposizione. Altro dato importante, riguarda i lavoratori che non verranno assunti da AM, potranno essere impiegati nelle attività di bonifica. Nessun lavoratore – conclude il Ministero – sarà in ogni caso, licenziato o lasciato privo di protezione. 

La nota integrale inviata dal Ministero: Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha firmato oggi il decreto cha autorizza i Commissari straordinari del Gruppo Ilva in amministrazione straordinaria a procedere alla aggiudicazione dei complessi aziendali del gruppo Ilva S.p.A ad Am Investco Italy S.r.l, il cui capitale sociale risulta detenuto da ArcelorMittal Italy Holding S.r.l. (51%), ArcelorMittal S.A. (34%) e Marcegaglia Carbon Steel S.p.A. (15%) ;

In conformità a quanto previsto dalle regole di gara, si svolgerà immediatamente una fase negoziale in esclusiva tra i Commissari straordinari e l’aggiudicatario finalizzata ad eventuali miglioramenti dell’offerta vincolante, come previsto dalla procedura di gara. Il decreto del Ministro indica le priorità sulle quali i Commissari dovranno svolgere tale negoziazione. L’offerta di Am Investco Italy S.r.l. prevede:
Offerta economica. Prezzo di acquisto: €1.800 milioni; Canone di affitto annuo €180 milioni
Piano ambientale. L’esecuzione entro il 2023 del piano ambientale, in linea con quanto definito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con l’effettuazione di investimenti per €1.137 milioni, tra i quali €301 milioni destinati alla copertura dei parchi minerari a tutela del territorio che insiste sulla centrale; €196 milioni alle cokerie e €179 milioni al piano acque. AM propone inoltre tecnologie per una ulteriore riduzione dell’impatto ambientale quali: la separazione magnetica delle scorie fini, nastri trasportatori elettrostatici per contenimento delle polveri, tecnologie per la riduzione dei gas e tecnologie per il trattamento delle acque. Al di fuori del piano vengono previste nuove tecnologie (ad oggi ad un diverso stadio di maturità) adottabili per mitigare ulteriormente l’impatto ambientale, nonché la disponibilità alla valutazione dell’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;

Produzione. Il mantenimento della produzione a 6Mt, sostanzialmente in linea con l’attuale, fino al completamento del Piano ambientale, come previsto dalla legge e il successivo ripristino dei volumi nel 2024 ai livelli ante-sequestro nei limiti dell’AIA vigente (8Mt) mediante 3 altoforni. Investimenti complessivi. L’offerta prevede investimenti per circa €2.400 milioni di cui €1.250 milioni di investimenti tecnologici e €1.150 milioni di investimenti ambientali.
Occupazione. Con riferimento ai livelli occupazionali il piano Am Investco Italy S.r.l. prevede un organico pari a 9.407 occupati (FTE) nel 2018, destinati a ridursi nell’arco del Piano a 8.480 occupati costanti. Il costo del lavoro per FTE è indicato in 50mila euro nel 2018 (in linea con i livelli attuali di ILVA S.p.A) e in 52mila euro a partire dal 2021. Oggi l’organico delle società ILVA oggetto del trasferimento è composto da 14.220 lavoratori ed il ricorso alla cig straordinaria riguarda complessivamente un massimo di 4.100 addetti. 

Disponibilità ad ulteriori impegni di Am Investco Italy srl: AM ha comunicato la propria disponibilità alla assunzione di ulteriori impegni da definire nella sede negoziale successiva alla aggiudicazione:
riduzione dei tempi per la realizzazione degli investimenti ambientali con particolare riferimento alla copertura dei parchi;
valutazione dell’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
impegno a non modificare il piano industriale e i connessi livelli occupazionali, anche a fronte di eventuali richieste di impegni di dismissione di asset o vincoli di produzione imposti dall’Antitrust europeo e a rinunciare alla possibilità di ritirare la propria offerta qualora l’autorizzazione antitrust sia subordinata al rispetto di prescrizioni tali da alterare le motivazioni strategiche a base dell’offerta;
maggiori impegni sul piano occupazionale nel quadro di una occupazione complessiva di circa 10.000 occupati nel gruppo ILVA, per tutta la durata del Piano. 

Le indicazioni del Ministro ai Commissari sui contenuti della fase negoziale
Il decreto adottato in data odierna prevede che i Commissari si conformino, nella fase negoziale che si andrà ad espletare ai contenuti qui di seguito esplicitati.
Nell’ambito della negoziazione in esclusiva con l’aggiudicatario i Commissari straordinari indirizzeranno prioritariamente l’attività sui seguenti obiettivi:
miglioramento dell’offerta sotto il profilo della tutela occupazionale, prevedendosi che il livello occupazionale riferibile complessivamente al gruppo Ilva sia costituito da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale tenendo conto che l’accordo sindacale potrà ulteriormente precisare e incrementare tale obbligo;
massima compressione, per quanto nella disponibilità delle parti, dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con particolare riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale di cui all’art 1, comma 8.1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito con modificazioni dalla legge 1 febbraio 2016, n.13 e all’espletamento della procedura antitrust;
definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, ivi comprese quelle relative all’attuazione del piano industriale e del piano ambientale e ai correlati livelli occupazionali, anche nell’ipotesi di imposizione di vincoli e limitazioni da parte della competente autorità antitrust;
rafforzamento e specificazione delle iniziative sul territorio previste nell’offerta, con particolare riferimento alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto;
adeguata finalizzazione dell’impegno offerto da AM ad individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale, anche valutando l’impiego della tecnologia DRI e le condizioni della sua sostenibilità economica;
riduzione dei tempi previsti in offerta per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari.

GLI SCENARI POST TRASFERIMENTO D’AZIENDA

I nuovi commissari straordinari dovranno integrare il programma della procedura, come previsto dall’art 1, commi 8.4 e 8.5 del decreto legge 191/2015, prevedendo:
la esecuzione di interventi di ambientalizzazione e di ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale non previsti nel Piano, ma ad esso connessi, anche mediante formazione e impiego del personale della società rimasto alla amministrazione straordinaria ;
la definizione ed esecuzione di attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola, per la durata di 3 anni, con risorse pari a complessivi 30 milioni di euro.
Il termine del programma dei Commissari coinciderà con il termine di ultimazione del Piano ambientale di ILVA (2023). Fino a quella data, la procedura di amministrazione straordinaria potrà far ricorso alla cig straordinaria.
Occupazione
I lavoratori che non verranno assunti dall’acquirente rimarranno in capo all’Amministrazione Straordinaria per tutta la durata del programma e potranno essere impiegati nelle attività di bonifica e decontaminazione che saranno eseguite dalla procedura. Nessun lavoratore sarà dunque, in ogni caso, licenziato e/o lasciato privo di protezione.

Le previsioni di soddisfazione dei creditori
I proventi della vendita andranno a rimborsare crediti alle imprese ed ai dipendenti (prededuzione, TFR e altri debiti), a rimborsare il prestito erogato dallo Stato per garantire la prosecuzione delle attività e il debito ipotecario sugli impianti.
A tale investimento di Am Investco Italy S.r.l si aggiungono risorse per €1,300 milioni provenienti dai fondi sequestrati alla famiglia Riva. Questi ultimi, al netto del rimborso allo Stato della quota già erogata (pari a €266 milioni) a valere sul finanziamento di €800 milioni previsto dalla legge per l’esecuzione del Piano ambientale, saranno destinati agli interventi di bonifica e decontaminazione che verranno realizzati dall’Amministrazione Straordinaria.
Pertanto, lo Stato, una volta perfezionata la vendita, otterrà l’integrale rimborso dei finanziamenti erogati ad ILVA durante la procedura di amministrazione straordinaria.

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