Taranto: Prosperi, "Classifica durissima, ma anche cortissima"

"L'arbitro ci ha negato un punto..."

TARANTO
Vito Galasso
27.11.2016 23:14

Il bicchiere è sempre mezzo pieno, anche se c'è solo un goccio d'acqua. Così Fabio Prosperi si attacca ai dettagli, al gol negato (validissimo, ma pur sempre invalidato), a una prestazione dignitosa che non produce risultati concreti. "L'episodio della rete non concessa è stato determinante e ha condizionato l'andamento della partita - spiega l'allenatore -. Con l'organico che il Lecce si ritrova, credo che non abbia bisogno di certi aiuti. Al contrario, penso che il Taranto sia stato penalizzato perché si ritrova un punto in meno che avrebbe meritato".

Nonostante il modesto bottino raccolto nel corso della sua gestione, il tecnico rossoblù continua a dispensare complimenti alla squadra. "È normale che contro un avversario come il Lecce ci sia un leggero predominio a noi sfavorevole. Malgrado tutto, abbiamo subito gol solo con un tiro dalla distanza. Per il resto, a parte una conclusione di Mancosu, abbiamo tenuto testa ai giallorossi, non scomponendoci, non perdendo la bussola e rimanendo in partita. Nella ripresa abbiamo fatto più gioco. Dal punto di vista della qualità qualcosa c'è stato, anche se c'è da migliorare. È giusto che qualcosa dovremo aggiustare a gennaio, ma nelle prossime tre partite siamo obbligati a fare punti. Il modulo? In difesa l'assenza di Altobello ha condizionato la scelta del cambio a quattro: De Giorgi e Pambianchi si sono mossi bene come terzini. In mezzo al campo, il Lecce ha calciatori di grande qualità e avevo bisogno di due intenditori come Sampietro e Bobb. Lo Sicco è entrato bene, ma non potevo mettere tre calciatori che avevamo giocato gli interi 90 minuti di coppa. Stendardo centravanti? Non ci vedo nulla di assurdo, è il più alto di tutti e ci garantiva centimetri. Balzano ha un gran tiro e poteva essere utile nei minuti finali".

La classifica non mette paura. "È durissima, ma è anche cortissima. Se continuiamo a giocare con questa grinta e questa voglia possiamo tirarci fuori nelle prossime tre settimane. È chiaro, però, che non possiamo più sbagliare. La società mi ha sempre dato grande fiducia. La prestazione non mi è dispiaciuta, ma non spetta a me prendere determinate decisioni. Io continuerò a fare il mio lavoro con serietà e professionalità".

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