Francavilla: L'ex Scoppetta, 'Ecco perchè sono andato via...'

Il difensore a Blunote: 'Domenica le motivazioni possono fare la differenza'

TARANTO
Alessio Petralla
22.02.2018 13:48

E’ il freschissimo ex di turno di questo Taranto-Francavilla in Sinni, Salvatore Scoppetta che, a Blunote, presenta questa sfida partendo dalla sua nuova avventura: “Dopo quella di Taranto sto vivendo questa nuova avventura in cui gli obiettivi sono molto diversi visto che siamo chiamati a cogliere la salvezza. Ce la metteremo tutta cercando di raggiungerla quanto prima visto che per la società mantenere questa categoria è importante. Non siamo, ancora, tranquilli e ci servono tanti punti”.

LA SETTIMANA: “La squadra sta bene sia mentalmente che fisicamente. In molte occasioni ci è mancato soltanto il risultato nonostante la prestazione sia stata maiuscola. Siamo stati condannati da qualche episodio. Abbiamo creato un buon gruppo e possiamo raggiungere l’obiettivo”.

L’ATTESA: “Vivo questi giorni con grande tranquillità come del resto accade per le altre partite. Mi fa piacere tornare a Taranto dopo qualche mese, visto che ho conosciuto tanta bella gente: con alcuni mi sento ancora. Ora sono un tesserato del Francavilla e darò il massimo per questa maglia”.

IL TARANTO: “Lo conosco poco perché ha cambiato gran parte degli effettivi. Sono a conoscenza del gran valore dei calciatori che sono rimasti. Nel complesso è una buona squadra che si giocherà i play off. Tolto il pareggio di domenica sta facendo grandi cose. Buon gruppo…”.

LA GARA: “Il Taranto è chiamato a fare la partita visto che ha qualcosa in più rispetto a noi. Però, le motivazioni possono fare la differenza. Ci sono punti importanti in palio e non guardiamo l’avversario”.

IL CAMPIONATO: “Qualsiasi campionato di serie D non è mai facile: presenta sempre delle insidie. Il Potenza sta dimostrando di avere qualcosa in più rispetto alle altre, nonostante ci siano almeno tre-quattro formazioni, tra cui Taranto, Cerignola e Altamura molto forti. Nella zona bassa nonostante le difficoltà, a differenza degli altri anni, ancora, non ha mollato nessuno. Penso che non succederà”.

L’AMBIENTE: “Penso che domenica allo stadio un po’ di gente ci sarà. Il presidente Giove ha dato nuova linfa: quando c’ero io, c’era il duo e si respirava un pizzico di tensione. Il gruppo ha pagato quel periodo…”.

L’ADDIO: “Per me non c’erano più i presupposti per restare: si erano create delle situazioni che non mi piacevano. Sono una persona seria e corretta e ho preferito lasciare visto che qualcuno insinuava che i calciatori portati da Cozza volesse portare malumore nel gruppo. Penso di essere sempre stato tra i più positivi in campo: non lo dico io. Resto legato a Taranto e alla gente e penso che qualcosa di buono l’ho fatta. Con Cazzarò avevo instaurato un bel rapporto di stima e di fiducia: ha cercato di trattenermi fino alla fine. Con lo staff non ho avuto alcun problema. Quando ti porta un altro allenatore, nel calcio, però, queste situazioni possono succedere”.

Si ringraziano:

 

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