Virtus-Livorno: Del Tongo, 'Vi presento la squadra di Foscarini'

V. FRANCAVILLA
Alessio Petralla
17.05.2017 16:54

Il prossimo avversario della Virtus Francavilla, si chiama Livorno, squadra tosta composta da calciatori esperti. A farci conoscere meglio questa compagine, è l’ex difensore degli amaranto (2003-04), livornese doc, e del Martina (2006-07), Alessio Del Tongo: “Il Livorno è una squadra composta da calciatori di categoria superiore, che fa dell’esperienza il suo punto forte: in rosa ci sono atleti di spessore come Mazzoni, Luci e l’attaccante Vantaggiato che, però, probabilmente non sarà della partita. Non dimentichiamoci di giocatori del calibro di Lambrughi e Valiani che hanno miltato anche in serie A e B. La partenza è stata stentata ma poi la compagine livornese si è risollevata”.

IL CAMPIONATO: “E’ stato un girone A che ha visto delle sorprese: molti ci si aspettavano la squadra di Foscarini al comando già dalle prime gare, ma ci sono state le sorprese Alessandria e Cremonese. La Lega Pro è sempre un campionato a se: fortunatamente, poi, le qualità degli amaranto sono venute fuori e si è andati vicino, addirittura, al secondo posto. Qualche pareggio di troppo ha frenato la corsa del Livorno che ha tutte le carte in regola per disputare degli ottimi play off”.

PUNTI DEBOLI: “Trovare un punto debole a questa squadra è difficile: è una formazione equilibrata in tutti i reparti. Inoltre, sia in difesa che in attacco ha calciatori capaci di risolvere la partita con una sola giocata. Maritato è uno di questi…”.

LA VIRTUS FRANCAVILLA: “Volano sulle ali dell’entusiasmo, portato, anche dal quinto posto conquistato in extremis. La loro arma in più potrebbe essere la consapevolezza che comunque vada sarà stato comunque, un grande successo. Giocheranno spensierati per via delle cose straordinarie fatte fino ad ora”.

LO STADIO: “Qui a Livorno se ne parla: tutti sanno che è un campo diverso dagli altri e quindi può essere una grande insidia. Le dimensioni del rettangolo di gioco non sono le solite e servirà adeguarsi quanto prima allo stadio e al terreno. I numeri parlano chiaro: per i biancoazzurri il “Giovanni Paolo II” è un fortino. L’importante sarà non perdere”.

LA DIFFERENZA: “Nella mia carriera da calciatore ho giocato sia nel girone A che in quello C con il Martina: al sud si respira un’atmosfera diversa. Il calcio viene vissuto con emozione. Livorno, però, vanta di un grandissimo pubblico, da categorie superiori e quindi gli atleti amaranto sanno a cosa vanno incontro. L’importante sarà adeguarsi subito a certi climi e non sottovalutare nessuno. Al sud si gioca con il dodicesimo uomo in campo”.

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