Taranto: Esposito, ‘Non sono uno spacca spogliatoio’

Parla l’ex fresco, fresco: ‘Nessun conto in sospeso con il Cerignola, non cerco vendetta’

TARANTO
Dante Sebastio
26.01.2019 22:50

Vittorio Esposito, è bastata poco più di una partita per diventare un beniamino dello “Iacovone”.

“È un orgoglio vestire la maglia del Taranto. Sono rimasto piacevolmente colpito e impressionato dalla passione che la città nutre per il calcio e per l'ambizione che coltiva. Sono sempre più convinto di aver scelto nella maniera giusta”.

Non possiamo evitare l’argomento Cerignola, un’avventura durata pochissimo: cosa non ha funzionato?

“Sinceramente, non sono in grado di darle una spiegazione. Non sono riuscito a ritagliarmi lo spazio che avrei voluto, ma nel calcio può capitare. Ogni allenatore ha le sue idee e come tali vanno rispettate".

È in cerca di vendetta?

"Assolutamente no, non mi reputo un vendicativo. Sono felice di aver sposato il progetto del Taranto e farò il possibile per contribuire a riportare la città nelle categorie che merita, il passato è passato, non ha più importanza”.

Si porta dietro la nomea di “spacca spogliatoio”, perché?

"Non riesco proprio a vedermi nella vesti di “spacca spogliatoio”, al contrario credo di essere un aggregatore. Mi viene da sorridere di fronte a certe dicerie”.

Pensa di aver ottenuto il massimo dal suo talento?

“Un calciatore non deve mai sentirsi arrivato, ma deve lavorare quotidianamente per migliorarsi. Il mio potenziale adesso è al servizio del Taranto e spero di poterlo esprimere al massimo”.

Qual è il suo obiettivo personale da raggiungere con la maglia del Taranto?

"Mettiamola così: se vince il Taranto, vinco anche io".

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