Musica: “NIEND E NISCIUN” E’ ALDO LOSITO

Cultura, musica e spettacolo
21.06.2017 23:32

Un ragazzo semplice, legato alla sua terra come pochi. Non amante dei riflettori a tutti i costi, agli antipodi rispetto agli artisti “di nuova generazione” che vivono più sui social che tra la gente. E forse è proprio questa semplicità, unita ad un talento cantautorale cristallino, il segreto di Aldo Losito, artista di Mottola che dopo tanti anni di esperienza nel nord Italia ha deciso di tornare, innamorato della sua città e della sua famiglia, laddove è iniziato tutto: “Da ragazzino, venendo da una famiglia di musicisti mi sono da subito trovato in mezzo agli strumenti musicali, quindi mi sono subito innamorato della chitarra, che io definisco sempre come ‘compagna di vita, di morte e di rinascita’. E’ a Mottola che ho imparato ad amare la musica”.

Losito è autore di quasi 200 brani e vanta collaborazioni con artisti nazionali e internazionali, tra cui quella con Gary Wallis, batterista dei Pink Floyd, con cui ha realizzato la dolcissima Foresta di Piume. E quel ragazzo che nel 2007 ha cominciato a calcare i palcoscenici più importanti facendosi notare anche a Sanremo Giovani, a distanza di anni e con tante successi alle spalle, è rimasto lo stesso.

Quella semplicità mista a irrefrenabile voglia creativa si avverte tutta in “Niend e Nisciun“, nuovo lavoro partorito insieme a Cesko degli Apres La Classe che in meno di un mese è diventato un autentico tormentone tra radio e web: “E’ il primo singolo che precede l’album che uscirà in autunno. E’ un pezzo di cui vado orgoglioso, perché nonostante sia cantato nel “dialetto della murgia”, non è un pezzo popolare, né una canzone melodica. Il mio intento è stato quello di portare in metrica il nostro dialetto, ho voluto sperimentare i suoni beneficiando di tante collaborazioni. Con me, Massimo Tagliata, autore di “Non vivo piu’ senza te”, brano che mi ha fatto innamorare della fisarmonica. Per comporre “Niend e Nisciun” ci sono voluti due anni, è una cosa in cui ho creduto tantissimo, il sogno di un artista è creare qualcosa che non sia mai esistito. Tutto è nato scrivendo una filastrocca in dialetto, poi ho inviato il pezzo agli Apres La Classe ed ho chiamato Puccia, chiedendogli esplicitamente “vorrei una parte in francese, vorrei rendere reale ciò che si è sempre detto, cioè che le fonetiche si somigliano”. Insieme siamo stati sei mesi a provarle tutte, infine abbiamo trovato una metrica e una fonetica che si sono incastrate a perfezione”.

Il brano, cliccatissimo su youtube, parte con un valzer, ed è la storia di un signore che ha perso sua moglie ma che ascoltando una fisarmonica per strada ricorda tutto l’amore vissuto insieme: “Rivive l’amore che sua moglie ha seminato negli anni e che lui ritrova ovunque e questa nostalgia diventa allegria quando comprende che l’amore è quello eterno, che lui incontrerà sua moglie nell’eternità. Loro sono per sempre”.

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